Ho sempre amato il potere della linea, la sua bontà, la sua armonia. Per questo durante gli studi accademici ho concentrato la mia attenzione sullo studio del nudo. Ma le pose classiche mi tormentavano per la loro ripetitività. Il mio Aver a che fare con la Musica, mi mostrò quanto è bello un corpo nell'atto del suonare...Poi un giorno, di due anni precedente l'avvento dell'intera Orchestra, dai pennelli e dal carbone nasce il quadro " Profeta"...Il pianoforte muto. Non lo capivo, non lo riconoscevo questo figlio.
...dopo molti mesi, e un viaggio dall'altro capo del mondo, linea e colore mi cantarono dei suoni che ho duvuto dipingere.